Duuuunqueee!!! Come ve la spiego ora questa? Che foto ci metto, che in un momento di pulizie di fondo del pc, ho pensato bene di cancellare anche le foto dei piatti non ancora pubblicati??? Niente! Non c'è nulla da fare, vi devo rimandare per forza alla pagina di quella vulcanica ischitana-romana che ho avuto il piacere di conoscere qualche tempo fa qui a Venezia! Le sue POLPETTINE DI PESCE AL PESTO ROSSO sono state apprezzatissime anche dal mini-commensale di casa (che poi tanto mini, non lo è più!) e un consiglio: abbondate nella preparazione del pesto rosso, sulla pasta o su del pane appena abbrustolito è cosa divinissima!!!! Vi lascio le foto, non bellissime della bruschetta al pesto rosso perchè è una delle poche cose che ho salvato!!! Ho una certa vena distruttiva ultimamente!!! :-)
Vi dico subito che non è successo nulla di tragico, ne di irreparabile, quindi continuate a leggere senza farvi venire le palpitazioni! Martedì mattina mentre ero al lavoro il mio forno ha pensato bene di animarsi di vita propria, infatti al mio ritorno, per fortuna erano solo le 13 e 30, appena apro la porta di casa, vengo accolta da una fitta nebbia, la cosa è abbastanza usuale in Pianura Padana, ma non nel mio soggiorno!!!Il panico!!! Capisco subito che il fumo viene dalla cucina e mi precipito.... il mio forno è in piena funzione, sul display delle cifre incomprensibili, provo a spegnerlo, ma non ne vuol sapere, in velocita tolgo lo zoccolo della cucina e stacco qualsiasi presa mi capiti a tiro e finalmente LUI si spegne. Apro lo sportello per far uscire il fumo e appare un mattoncino nero!!!! Cacchioooooo!!! Ecco cos'era la puzza!!! Il mio povero plumcake all'arancia, preparato il giorno prima, che aveva subito la sua cremazione ancor prima di tirar le cuoia!!! Eppure era bellino e anche moooolto buonino!!! Vi lascio la sua foto di quando ancora era giovane e forte!!!!
La ricetta del plumcake l'ho trovata su Facebook (poi dicono che i social network servono solo a perder tempo!!) ed è di Sandra del blog "Le padelle fan fracasso".
Permettetemi di dare l'estremo saluto anche al mio forno che negli anni ha fatto la sua parte!! Ora attendo l'arrivo di quello nuovo e di tutti gli esperimenti che dovrò fare per testarlo!!!
Che io e la mia comare si vada d'accordo, mi pare sia chiaro oramai al mondo intero, ma forse non tutti sanno che nel tempo ci siam scoperte anche telepaticamente in sintonia. Io sostengo che ci han separate nella culla della nursery (sorelle siamesi, solo che nella suddivisione della ciccia hanno esagerato un pò da una parte) ed è per questo che spesso nel fornello di Maerne e in quello di Salamanca nello stesso istante spesso cuociono le stesse cose! E' capitato così per dei biscotti, per dei muffin, mai per dei finocchi, ma per le tagliatelle è la prima volta!
Stesso giorno, stesso pranzo, stessa voglia di darsi alla creazione di dorate stringhe!!! La mia ricetta ce l'avevo sotto gli occhi da un bel pò, sempre sul famoso numero di Aprile 2007, che dovevo sempre riporre nel raccoglitore e che invece sostava sulla scrivania, mi guardava, mi sfidava, mi faceva l'occhiolino, finchè mi son decisa e ho comprato vongole e gamberi e ho "rapato" un pò delle mie erbe aromatiche. Vi scrivo la mia versione perchè quella di Sale e Pepe prevedeva anche la pancetta, ma a me il pesce piace in purezza.
Per la creazione salmantina dovete andare a vedere qui!!!! Ho provato a tradurre il suo post, spero di non aver scritto spropositi!!! Aspetto il giudizio del mio prof!!! Alby sii clemente!!!
"La mia comare sta, fisicamente, a duemila chilometri da qui, però , indovinate, intuisco sempre perfettamente ciò che stiamo facendo o che andiamo a fare.A lei succede lo stesso con me. Siamo streghe, molto streghe, senz’altro streghe. Ci lega un filo invisibile che mi fa dire “sto con te, eccomi qui” non sono semplici parole, non conosce confini.
Una notte fa, le due, insonni, una a Maerne, l’altra a Salamanca, fantasticavamo sulla tagliatella, che detto così, in veneto, suona come una fantasia sessuale. Se inoltre aggiungiamo sedano e conchiglie, la cosa risulta chiarissima."
Per l'occasione anche la traduzione!!! (che non è mia naturalmente!!!)
Tagliatelle alle erbe con vongole e gamberi Per le tagliatelle Para las "tagliatelle": 300 gr di semola di grano duro 300 gr de sémola de trigo duro
3 uova 3 huevos 2 rametti di maggioranna 2 ramitas de mejorana 2 rametti di timo 2 ramitas de tomillo 4/5 steli di erba cipollina 4-5 hilos de cebollino
4/5 rametti di prezzemolo 4-5 ramitas de perejil
sale sal 1 cucchiaio di olio una cucharada de aceite
Impastate la farina e le uova con le erbette tritate finissimamente, una presa di sale e l'olio. Formate una palla e lasciatela riposare sotto un telo per mezz'ora. Tiratela e ricavatene delle tagliatelle non troppo sottili.
Amasar la harina y los huevos con la hierbas, picadas muy muy finas; añadir una pizca de sal y el aceite. Formar una bola lisa y dejarla reposar, cubierta con un paño, durante media hora. Estirar la masa y cortar las "tagliatelle", sin que sean demasiado finas.
Per il condimento: Para la salsa:
500 gr di vongole veraci 500 gr de almejas
500 gr di gamberi 500 gr de gambas
1 scalogno 1 echalota
1 spicchio d'aglio 1 diente de ajo
1 foglia di alloro 1 hoja de laurel
1 dl di vino bianco 100 ml de vino blanco
olio, sale e pepe. aceite, sal y pimienta
Mettete a spurgare le vongole in acqua salata per almeno mezz'ora.
Fatele aprire sul fuoco in una pentola coperta con l'aglio schiacciato, l'olio
e il vino.
Soffriggete in un'altra casseruola lo scalogno tritato, con l'olio e
aggiungete l'alloro. Aggiungete le code dei gamberi a tocchetti e fatele
rosolare a fuoco vivo per pochi secondi, aggiungete il fondo delle vongole
filtrato e fatelo ridurre di un terzo, unite la pasta lessata al dente e le
vongole in parte sgusciate e in parte no.
Se volete potete aggiungere ancora un pò di erbette tenute da parte nel fare
la pasta, io non l'ho fatto per non creare diffidenza nel piccolo commensale.
Poner en remojo las almejas en agua salada durante al menos media hora.
Dejar entonces que se abran, en una sartén tapada, con el ajo aplastado, el aceite y el vino.
Sofreír en otra sartén la chalota en un poco de aceite, con el laurel. Añadir las gambas y saltearlas a fuego vivo unos segundos. Añadir el líquido de cocción de las almejas, después de haberlo filtrado, y dejar que reduzca de un tercio. Cocer la pasta "al dente" y añadirla a la salsa; añadir también las almejas, en parte con la concha y en parte no. Saltear brevemente y servir, con más tomillo, cebollino y mejorana, si se quiere.