E' tempo "de Frito'le" !
Ieri, domenica, il tempo ci ha regalato una giornata di cielo limpido di quelle che si vedono solo in montagna, complice un forte vento che però non ci ha dissuasi da una passeggiata a Venezia!
E abbiamo fatto proprio bene! La città ci ha regalato delle atmosfere splendide e dei colori che solo l'inverno ti concede. Dalla riva delle "Zattere", dove il sole intiepidiva i pochi turisti che avevano scelto itinerari alternativi e ai veneziani che si godevano una passeggiata dopo pranzo, si poteva vedere la Giudecca in tutta la sua interezza quasi prendere a braccetto Piazza San Marco a destra lo sguardo poteva spingersi fino a vedere le brutte fabbriche di Marghera. Persino l'acqua della laguna era di un colore insolito: solitamente verdognola ieri sembrava quasi blu.
Sono questi probabilmente gli spettacoli che rendono Venezia speciale e unica.
Avere una città di questo genere a portata di mano forse non te la fa apparire così straordinaria come invece la percepiscono coloro che fanno migliaia di chilometri per visitarla, ma la sensazione che provo ogni volta che da una stretta calle si passa all'ampia Piazza San Marco è qualcosa di emozionante. Ogni volta mi rendo conto di trovarmi di fronte a qualcosa di straordinario, di unico. La basilica con i suoi mosaici dorati e le sue cupole mi toglie il respiro.
Pensavo di trovare la città immersa nel più classico clima festoso e caotico che caraterizza il periodo del Carnevale, invece tutto è ancora abbastanza tranquillo. Nonostante tutto però mi sono detta : "E' ora di fare le fritelle"!!!
Prendo ancora in prestito le belle parole di Agostini e Zorzi nel libro "A tavola con i dogi" per spiegarvi cosa sono per noi veneziani le " frito'le venessiane":
"A Venezia le frito'le e il carnevale sono simbiotici: non ci sono le une senza l'altro e viceversa, perchè anch'esse nascono frizzanti e sfrigolanti nell'olio come l'allegria sparsa nelle strade; poi van gustate subito, ancora calde: durano il tempo di una festa mascherata; infine, per la loro pesantezza, sono adatte alla stagione fredda che permette cibi sostanziosi. La loro composizione può essere svariatissima ( con mele, semolino, polenta,riso, zucca, creme o altro), ma tutte hanno in comune una pastella di base e la frittura canterellante in olio o strutto bollenti..."
Gli ingredienti sono per mezzo kilo di farina, ma a meno che non le facciate per un intero paese io vi consiglio metà dosi!
500 gr di farina
2 bicchieri di latte
2 uova
130 gr di uvetta sultanina
80 gr di zucchero semolato
40 gr di lievito di birra
2 bicchierini di grappa
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di cannella in polvere
un pizzico di sale
olio di semi per friggere
zucchero vanigliato
In una tazza mettete in ammollo l'uvetta con la grappa. Diluite in mezzo bicchiere d'acqua tiepida il lievito. In una terrina mescolate la farina, le uova, il latte, lo zucchero semolato, la scorza del limone, un pizzico di cannella e uno di sale. Mescolate bene il tutto, poi unite il lievito di birra sciolto e l'uvetta sultanina. Amalgamate bene il composto, che deve risultare alquanto morbido. Coprite con un canovaccio e porla in un luogo tiepido per cinque ore.
A lievitazione ultimata, mescolare ancora gli ingredienti, aggiungendo eventualmente un pò di latte o di acqua, se il composto non risultasse fluido.
In una padella far scaldare bene abbondante olio per friggere, poi versare la pastella a cucchiaiate distanziate fra loro perchè non si attacchino. Lasciar friggere le frittelle da un lato, poi rivoltarle e farle diventare di un color nocciola. Sgocciolarle su carta assorbente e passarle nello zucchero vanigliato!
E abbiamo fatto proprio bene! La città ci ha regalato delle atmosfere splendide e dei colori che solo l'inverno ti concede. Dalla riva delle "Zattere", dove il sole intiepidiva i pochi turisti che avevano scelto itinerari alternativi e ai veneziani che si godevano una passeggiata dopo pranzo, si poteva vedere la Giudecca in tutta la sua interezza quasi prendere a braccetto Piazza San Marco a destra lo sguardo poteva spingersi fino a vedere le brutte fabbriche di Marghera. Persino l'acqua della laguna era di un colore insolito: solitamente verdognola ieri sembrava quasi blu.
Sono questi probabilmente gli spettacoli che rendono Venezia speciale e unica.
Avere una città di questo genere a portata di mano forse non te la fa apparire così straordinaria come invece la percepiscono coloro che fanno migliaia di chilometri per visitarla, ma la sensazione che provo ogni volta che da una stretta calle si passa all'ampia Piazza San Marco è qualcosa di emozionante. Ogni volta mi rendo conto di trovarmi di fronte a qualcosa di straordinario, di unico. La basilica con i suoi mosaici dorati e le sue cupole mi toglie il respiro.
Pensavo di trovare la città immersa nel più classico clima festoso e caotico che caraterizza il periodo del Carnevale, invece tutto è ancora abbastanza tranquillo. Nonostante tutto però mi sono detta : "E' ora di fare le fritelle"!!!
Prendo ancora in prestito le belle parole di Agostini e Zorzi nel libro "A tavola con i dogi" per spiegarvi cosa sono per noi veneziani le " frito'le venessiane":
"A Venezia le frito'le e il carnevale sono simbiotici: non ci sono le une senza l'altro e viceversa, perchè anch'esse nascono frizzanti e sfrigolanti nell'olio come l'allegria sparsa nelle strade; poi van gustate subito, ancora calde: durano il tempo di una festa mascherata; infine, per la loro pesantezza, sono adatte alla stagione fredda che permette cibi sostanziosi. La loro composizione può essere svariatissima ( con mele, semolino, polenta,riso, zucca, creme o altro), ma tutte hanno in comune una pastella di base e la frittura canterellante in olio o strutto bollenti..."
Gli ingredienti sono per mezzo kilo di farina, ma a meno che non le facciate per un intero paese io vi consiglio metà dosi!
500 gr di farina
2 bicchieri di latte
2 uova
130 gr di uvetta sultanina
80 gr di zucchero semolato
40 gr di lievito di birra
2 bicchierini di grappa
la scorza grattugiata di un limone
un pizzico di cannella in polvere
un pizzico di sale
olio di semi per friggere
zucchero vanigliato
In una tazza mettete in ammollo l'uvetta con la grappa. Diluite in mezzo bicchiere d'acqua tiepida il lievito. In una terrina mescolate la farina, le uova, il latte, lo zucchero semolato, la scorza del limone, un pizzico di cannella e uno di sale. Mescolate bene il tutto, poi unite il lievito di birra sciolto e l'uvetta sultanina. Amalgamate bene il composto, che deve risultare alquanto morbido. Coprite con un canovaccio e porla in un luogo tiepido per cinque ore.
A lievitazione ultimata, mescolare ancora gli ingredienti, aggiungendo eventualmente un pò di latte o di acqua, se il composto non risultasse fluido.
In una padella far scaldare bene abbondante olio per friggere, poi versare la pastella a cucchiaiate distanziate fra loro perchè non si attacchino. Lasciar friggere le frittelle da un lato, poi rivoltarle e farle diventare di un color nocciola. Sgocciolarle su carta assorbente e passarle nello zucchero vanigliato!
19 Commenti:
At 2/06/2006 7:20 PM, Unknown said…
Che buone che sono!!!!
Le faccio senza uvetta, con i pinoli.
Se puoi, friggi in strutto o olio di palma, perchè i grassi solidi entrano molto meno nell'alimento al primo contatto a caldo.(chimica applicata). E'per questo che la MILANESE si frigge in burro chiarificato (senza siero) così la crosta rimane croccante.
consiglio da cuoco(d'artificio).
buona cucina
At 2/06/2006 8:30 PM, Anonimo said…
Ecco cosa mi sono persa ...e fritoe!!!
Buoneeee!!!
ma carnevale non è ancora finito e spero che magari ti venga voglia di farne una seconda rata! ;-)
Venezia fa quell'effetto anche a me....ogni sacrosanta volta...e come te penso a quanto fortunati siamo a vivere così vicini a questa città unica e meravigliosa!
Non vedo l'ora di poterla far conoscere a Biscottino...con orgoglio...quasi fosse opera mia! Son sicura se ne innamorerà!
Quante fritoe si è mangiato il piccolo Zorro?!
Baci
Terry
At 2/06/2006 10:46 PM, Scribacchini said…
Mmmm .... bone le fritole! :-)
E che belle le tue parole: Venezia è davvero una città meravigliosa. Sono passati troppi anni da quando l'ho vista l'ultima volta, sigh. E sì che non è poi così lontana!
'ciotti
Patt
At 2/06/2006 11:27 PM, topozozo said…
Ma come, ho appena finito di mettere via l'albero di Natale ed è già carnevale? Possibile?!
Sarà che qui a Milano il carnevale è leggermente "sfasato" ma non me n'ero proprio accorto (o forse sarà l'età :-)
Comunque queste frito'le venessiane si presentano davvero bene! Per caso nel veneziano c'è anche un equivalente delle "nostre" chiacchiere?
At 2/06/2006 11:41 PM, Anonimo said…
> Per caso nel veneziano c'è anche un equivalente delle "nostre" chiacchiere?
eccome no! I crostoli o galani! (la "L" non andrebbe però pronunciata. e nella seconda parola dovrebbe essere sostitutita da una "E"... temo che solo un veneziano possa capirmi)
At 2/07/2006 8:04 AM, Anonimo said…
Io non capisco, c'è qualcuno che risponde al posto mio, ma non ha un blog tutto suo?
Ragazzi tutti, Venezia val sempre una visita! Io mi offro come cicerone! (magari leggendo i cartelli "Per Rialto" o "per Ferrovia"!!!)
At 2/07/2006 9:05 AM, Scribacchini said…
E fritole sia ! Che dici, Graziella, partiamo da Aosta, passiamo a belluno a prendere Patt e ci lasciami scivolare giù fino in laguna ? Sbaciuk. Kat
At 2/07/2006 9:07 AM, Gaia said…
A Venezia non sono ancora mai stata, anche se la mia nonnetta è veneziana DOC!
Quelle a Carnevale non me le ha mai fatte, anche se il pesce come me lo cucinava lei non l'ho più mangiato! A Milano ci sono delle frittelle praticamente uguali, una sorta di castagnole, le chiacchiere voi siete soliti mangiarle?
At 2/07/2006 11:46 AM, Anonimo said…
ma che brava Graziella!! E la foto è veramente venuta bene, con tutti i coriandoli intorno:)
Pensa che dovevo venire a fare il carnevale a venezia, solo che mio marito tra un po'partirà per la francia e non abbaimo tempo ora...
Baci!
At 2/07/2006 11:55 AM, Anonimo said…
@ Kat guarda che vi prendo in parola! Io sono sempre qui a braccia aperte. Aspetto foto di Remy con centrino! (vedi post di Cannella)
@ Gaia è proprio un peccato che tu non sia mai venuta da queste parti, per una persona riflessiva come te avrei già in mente dei posticini assolutamente straordinari per mettersi in pace con il mondo!
Si da noi le chiacchiere si chiamano "galani" o "crostoi", ma decisamente è la fritella che spopola in questo periodo!
@Francesca che peccato, sarebbe stata un'ottima occasione anche per conoscerci! Sarà per la prossima volta!
At 2/07/2006 12:00 PM, Anonimo said…
Terry hai visto cosa ti sei persa? Di sicuro ci saranno altre occasioni!
Il piccolo Zorro non mangia le fritelle perchè hanno le olive (l' uvetta)!
Già vi vedo tu e il Biscottino a Venezia! Che romantico! Chissà che si innamori davvero della città così ce lo teniamo qui!! Baci
At 2/07/2006 1:28 PM, Anonimo said…
hai ragione Graziella, mi avrebbe fatto proprio piacere conoscersi, ma non mancherà occasione che io venga a Venezia, e spero tu a Roma:)
At 2/07/2006 1:46 PM, Anonimo said…
Francesca sai che io sono mai stata nella Capitale? Uno scandalo lo so! Francesco-Jazzer ci viene spesso per dei corsi, magari la prossima volta lo seguo e mentre lui è impegnato in noiose discussioni, noi approfittiamo per andare un pò in giro!
At 2/07/2006 5:34 PM, Monica Bedana said…
Mamma mamma che frítoe!!Ma come pretendi che io ti possa lasciare un commento se son rimasta senza parole? Tra il post su Venezia e la foto, sono sul punto di una sincope. Avevo pensato di fare un po' di galani; che ne dici se mi mandi Jazzer per girare la manovella e poi tu me li friggi? Mi dirai che cosa faccio io; io ti faccio l'impasto nel nuovo robot da cucina che mi è arrivato oggi, finalmente. Ci stai??
Complimenti, è un post bellissimo.
At 2/07/2006 10:08 PM, Anonimo said…
Certo che ci sto Cannella!
Così hai un "giocattolino" nuovo! Quando ce lo fai vedere?
At 2/08/2006 8:55 AM, aroti said…
anche qui nella "bassa" facciamo dolci simili per carnevale: le chiamiamo o frappe o castagnole. Sono dolci carnevaleschi e piacciono a grandi e piccino. Niente uvetta (che ci dovrebbe star bnissimo) e niente pinoli come da Berso..però che buone!!
buona giornata
At 2/08/2006 11:20 AM, Anonimo said…
Buondì Vecia!
Come andiamo?!
Ti è arrivato il mio messaggio ieri sulla serata tunisina?
SOno andata in Piazza con un'amica e così ho chiesto...ma ancora niente Ghee! :-(
Anch'io attendo di vedere il nuovo giocattolo di Cannella...chissà quante cose buone ci combina!
Strano che non l'abbia preso qui in Italia come gli altri elettrodimestici e il piatto doccia! Ma chissà cosa si porterà a casa stavolta....dovrò mettere io una buona parola per il suo eccesso bagaglio!;-)
Ciao Ciao a tutte...bacini a Lorenzo!
Terry
At 2/08/2006 12:19 PM, Anonimo said…
sì sì vieni Graziella, così andiamo a fare dei giri per il centro e conoscerai dal vivo la mia Roma! Ti aspetto:)
ps. ho saputo che incontrerai Cannella a Marzo... io invece la andrò a trovare ad Aprile;)
At 2/08/2006 2:45 PM, Anonimo said…
@ Terry, non ho ricevuto il tuo messaggio di ieri! Fammi sapere!
Per cannella si ci vuole una buona parola, perchè mi sa che stavolta si porta via qualcos'altro di voluninoso!
@ Francesca 'sta cannella è peggio di una star di Hollywood! Tutti la aspettano! Quando arriva mi farò fare un autografo, si sa mai che in futuro valga qualcosa!
@ Cioa Ape buona giornata anche a te!
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