lunedì, settembre 29, 2008

Chi dice che il pane costa caro?

Se non vi va di lasciare un capitale dal panettiere, vi consiglio di provare questa farina. E' un prodotto della Lidl con cui si ottiene un pane favoloso!
La confezione da un chilo non costa nemmeno 1 euro, voi dovete solo aggiungere l'acqua (OCCHIO ALLE DOSI! Sulla confezione è indicata una quantità esagerata! Io vi consiglio di aggiungere metà peso d'acqua rispetto a quello della farina!)
La pagnottina che vedete è fatta con mezzo chilo di farina ed è già dimezzata ancora prima di riuscire a chiudere il coperchio dell'Alice!

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Regalone


Altro che fiori!!!!
Questo è uno di quei regali graditissimi!!

E' talmente preziosa che a far la guardia ci abbiamo messo un esercito di Gormiti!

Ora sotto con le idee!

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I bei tempi...

Come ricordare i bei tempi andati, quando eravamo blogger di primo pelo, con comari che parlavano ancora l'italiano, e ci trastullavamo con Meme su centrini e merletti???
La risposta è semplice! Rispondere all'invito dei Cuochi di Carta!
Questo Meme, non indagherà sulle nostre vite, non vorrà sapere di che colore portiamo la biancheria intima (per chi è nuovo: non è uno scherzo! Alcuni Meme-questionari lo chiedevano!) , ma è molto più legato alla nostra passione: I sapori.


I miei quattro sapori in croce sono questi:

Aromi: io vado su una spezia : Il Curry. Lo uso spessimo e il suo profumo mi da delle piacevolissime sensazioni e evoca dolci ricordi.








Carne: adoro il profumo della carne cotta alla brace, ma potrei far carte false per avere, adesso, subito, un bel piatto di ossetti (costicine di maiale) naturalmente con la polenta, altrimenti che grigliata è?




Pesce:
qui c'è l'imbarazzo della scelta, in tutti i sensi. Il mare è a portata di mano e per chi è cresciuta a suon di baccalà e sardee in saor come me, il pesce fa parte della mia cucina quotidianamente.
Se devo proprio scegliere....dicoooo......uffa che difficile......
I barboni (triglie) fritti sono la fine del mondo! Sempre occhio agli spini!





Verdura e lugumi: mi riprometto ogni inverno di mettere a tavola più spesso i legumi, poi però fra l'annollo e la cottura mi ritrovo sempre che non c'è tempo!
La mia verdura preferita in assoluto però, sono le melanzane!
Se poi sono fatte "al funghetto" o "trifolate" che dir si voglia, datemi un panino e faccio cena!

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martedì, settembre 23, 2008

Er pupone!


E siamo arrivati in terza elementare!
Il "siamo" non è casuale, visto che nella scuola moderna si da per scontato che i genitori a casa seguano i figli e suppliscano alle eventuali mancanze di un chiaro insegnamento in classe.
Nell'attesa di entrare nel vivo, si conoscono nuove insegnanti e ci si racconta delle vacanze estive.
La nuova insegnante di italiano, che farà anche scienze, musica ed educazione civica (niente informatica quest'anno! I pc della scuola non funzionano! Non ho parole!!) si presenta ai bambini e chiede dove sono stati in vacanza: la maggior parte è stata al mare, alcuni in montagna, due compagni hanno visitato Roma.
"Bene" dice la maestra "E a Roma cosa avete visto? I musei, i monumenti e siete stati a San Pietro?"
" Si ci siamo stati!" Rispondono i due bambini.
Allora la maestra rivolgendosi a tutta la classe:
" Quindi chi vive a Roma?"
Lorenzo non ha visto l'ora di alzare la mano e di farsi riconoscere subito dalla nuova insegnante e d'impeto ha risposto:
"FRANCESCO TOTTI"!!

COMINCIAMO BENE!!!!

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domenica, settembre 21, 2008

Focaccia con pomodorini e robiola

Oggi è ufficialmente autunno, lo dice il calendario e pure il tempo fuori dalla finestra.
L'umidità la fa da padrona e nuvole minacciose coprono il cielo.
Allora io ho pensato di mettere qui una ricettina che sa tanto d'estate, sopratutto nei colori.
Approfittatene finchè ci son ancora pomodorini che sanno di sole e non di serra!
La ricetta l'ho presa da uno dei tanti libri di cucina: L'ENCICLOPEDIA DELLA CUCINA ITALIANA DI REPUBBLICA . Questi volumi sono anche quelli che attirano di più la curiosità delle amiche, sarà perchè hanno un bel colore rosso , sarà perchè sono a portata di mano, sarà perchè ne ho elogiato talmente tanto la bellezza che, curiose come delle scimmie, devono toccare con mano!
Una domenica è stata la volta di Daniela, che se ne è tornata a casa con una serie di appunti su pizze e torte salate che ne avrà per alcuni mesi.
Sfoglia lei, che sfoglio io, mi è saltata all'occhio questa focaccia che è risultata davvero buonissima.




350 gr di pasta da pane (Io ho fatto una pasta da pizza con la Mdp)
300 gr di pomodorini ciliegia
200 gr di robiola
80 gr di olive nere snocciolate (io ho messo le olive taggiasche e di togliere il nocciolo a ognuna, non ci ho pensato nemmeno!)
2 spicchi d'aglio
8 cucchiai di olio d'oliva extravergine
1 cucchiaio di basilico tritato
1 pezzettino di peperoncino piccante (io ho omesso)
origano
sale grosso

Lavate i pomodorini, taglateli a metà. Sbucciate l'aglio e affettatelo finemente.
Mettete la pasta da pane stesa di circa 7/8 millimetri su una placca rivestita di carta forno e oliata.
Disponete sopra la pasta, la robiola a pezzetti e i pomodori, l'aglio e le olive. Insaporite con una spolverata di origano, il peperoncino e una spolverata di sale grosso. Irrorate con due cucchiai di olio.
Cuocete nel forno già caldo a 190 gradi per 30 minuti circa.
Sfornatela e cospargetela con il basilico tritato e l'olio rimasto.

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lunedì, settembre 15, 2008

Dolci e persone dolci

Intanto togliamo la foto del bel Garko che fa agitare le signorine e tiene lontani gli omini (vero Topozozo?).

UDITE! UDITE! Son tornata ai fornelli!!!
Sarà per quello che piove da sabato e le temperature si sono abbassate di 10 gradi e più??

Prima di darvi la ricettina del dolcetto che ho appena sfornato e assaggiato (naturalmente!!) due paroline sull'incontro fra maestre-cuoche, cuocastre e cuochette: Fantastico!!!! (è una parola sola!)
Non era un primo incontro, quindi sapevo già che andavo a trovare delle persone fantastiche, ma per la prima volta siam riuscite a passare più di qualche ora insieme!

Quel che abbiam vissuto resterà nelle foto scattate, che prima o poi riuscirò a spedire senza far schiattare la posta elettronica, ma sopratutto nei ricordi e nel nostro cuore, finchè verrà un nuovo incontro!!

Vi voglio bene ragazze!!!!
Riponiamo i fazzoletti e torniamo alle nostre tavole!
Avevo promesso alle donzelle di cui sopra che sarei tornata a pasticciare e voilà!
Mentre nel forno lievita il pane della mezz'ora, che Cuochetta dice essere oramai un suo cavallo di battaglia (la ricetta la trovate da Maria Giovanna, altra certezza della blog-sfera!) vi presento i Fagottini di mele che ho scovato in un blog a me sconosciuto, fino ad oggi: Il mattarello filosofico.


Vi riporto la ricetta qui per comodità.
Per la pasta:

150 g ricotta
7 cucchiai di latte
1 uovo
7 cucchiai di olio
75 g zucchero
300 g farina bianca
1 bustina di lievito

Per il ripieno:
2 mele piccole
4 cucchiai di zucchero
3 cucchiai di uvetta
rum o succo di limone
Io aggiungerei anche un pizzico di cannella

In una ciotola amalgamare con un cucchiaio la ricotta, lo zucchero, il latte, l’uovo e l’olio; setacciare farina e lievito e aggiungerli a cucchiate al composto continuando a mescolare con il cucchiaio finchè sarà possibile, dopodiché trasferire l’impasto sul piano di lavoro infarinato e impastare a mano incorporando tutta la farina e aggiungendone altra se l’impasto dovesse essere ancora troppo appiccicoso.
Preparare il ripieno saltando in padella per una decina di minuti le mele tagliate a cubetti piccoli con lo zucchero e l’uvetta ammorbidita nel rum e lo stesso rum o se preferite, il succo di limone e la cannella.
Intanto stendere la pasta ricavando dei dischi di circa 10 cm di diametro; porre al centro di ogni disco un cucchiaio di ripieno e chiudere a mezzaluna sigillando i bordi spennellandoli con del latte.
Cuocere in forno già caldo a 180° per 20/25 minuti, sfornare e spolverizzare con tanto zucchero a velo.

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martedì, settembre 02, 2008

Ma che ci sono andati a fare a Venezia?
















Appena conclusa la prima puntata di "
Il sangue e la rosa" mi urge esprimere le mie grosse perplessità!
Innanzitutto la cosa che mi ha colpito immediatamente è, che chi ha curato la colonna sonora, non si è neanche preoccupato di inventare qualcosa di originale: una delle musichette è tale e quale a quella del telefilm "Il bello delle donne" sempre con Garko!
Che sia un motivetto che per contratto si deve portare sempre appresso???

Un'altra cosa assolutamente orrenda è la scena in cui Garko arriva in barca a Roma!
Su di un fiume che si vede lontano un miglio che è fatto al computer, una Roma che, se mio figlio la faceva con il pongo, veniva uguale!

La storia magari poteva anche essere interessante, ma il contorno è assai scadente.
Diciamocelo: Il Gabriel è sempre un bel vedere, ma.......

Ieri i protagonisti, Garko ed Isabella Orsini (una domanda: ma il chirurgo non ha esagerato con gli zigomi?) sono sbarcati a Venezia per presentare 'sto pò pò di capolavoro????
Ci vogliamo far proprio prendere in giro dal cinema internazionale???

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